Crioterapia o Metodo Wim Hof

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Crioterapia o Metodo Wim Hof

vediamo le differenze tra queste due pratiche

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Melissa, immersa in una sorgente naturale a 0.5°C

Il Freddo

Inutile menzionare il fatto che la pratica del freddo abbia radici remotissime.

Sia in Occidente che in Oriente, le varie culture hanno posto al centro delle loro pratiche mediche il freddo e l’esposizione ad esso. Ne parlava Marco Aurelio ne “I colloqui con sé stesso”. Ippocrate, nel secolo IV AC, usava il freddo per motivi di salute ed analgesici, aggiungendo che “l’acqua può curare qualsiasi cosa” (n.b.: l’acqua, non l’aria). Non più tardi della fine del 1800, Kneipp, abate tedesco, scoprì su di lui le meravigliose virtù del freddo: affetto da tubercolosi, decise di curarla da sé, facendo immersioni nelle acque fredde del Danubio e riscaldandosi subito dopo, per evitare gli effetti del raffreddamento sul suo corpo.

Gli orientali non furono da meno, annoverando tra i loro “utilizzatori del freddo” per riscaldarsi, personaggi come Milarepa che, sui monti del Tibet, diede vita ad un metodo complesso di respirazione per sopravvivere e rigenerarsi a temperature rigide come quelle di chi vive ad altitudini di più di 7000 mslm, semi-nudo, all’interno di una caverna.

Oggi, per fortuna, il freddo, nella sua forma più estrema, è stato sdoganato da un certo Wim Hof che, grazie alla sua caparbietà, passando da fenomeno da baraccone a fenomeno paranormale, è riuscito a spingere molte persone a provare questo tipo di pratiche salutistiche.

Ad oggi, una nuova pratica è comparsa sulla scena, millantando proprietà importanti nell’ambito della salute e del benessere: la crioterapia.

La Crioterapia

La crioterapia è un trattamento fatto in criosauna o criocamera, che sottopone il corpo a temperature che vanno fino a -130° per una durata di circa 3 minuti

Introduzione

Nel 1978, il dott. Yamauchi conia il termine “crioterapia del corpo intero” e congela la pelle del suo paziente per la gestione del dolore dell’artrite reumatoide. Dopo aver sperimentato risultati positivi, lui e il suo compagno iniziarono a sviluppare camere per crioterapia.

Negli anni 80, i paesi nordici e dell’Europa orientale adottano la crioterapia, con gli scienziati polacchi che adattano l’approccio di Yamauchi per ridurre i tempi di recupero e aumentare le prestazioni atletiche. Nel maggio 2000, il centro di riabilitazione olimpico ha aperto a Spala, in Polonia, macchine per la crioterapia per l’allenamento e la riabilitazione delle lesioni.

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La Criosauna e gli usi di oggi

L’uso della criosauna, questo macchinario in cui il nostro corpo è sottoposto a temperature bassissime per pochi minuti, come abbiamo visto ha una storia recente.

il dott. Yamauchi ha infatti iniziato a trattare dei pazienti affetti da artrite reumatoide nel Rheumatisme Village di Akano. Il medico giapponese aveva notato il forte effetto analgesico che il freddo aveva sulle problematiche dolorose di questa patologia. 

I meccanismi sottostanti all’effetto benefico del freddo, però, vanno ben più in là della semplice analgesia: infatti non spengono il dolore, che è un sintomo di una patologia, bensì arrivano nel profondo, agendo sulle cause della stessa, come lo stress ossidativo, l’infiammazione cronica latente, il microcircolo ed altre numerosissime concause (di cui parleremo dettagliatamente nei prossimi articoli pubblicati qui).

Ad oggi questi effetti benefici sono notissimi e sempre più operatori del benessere e del fitness ne traggono giovamento ed includono, ad esempio:

  • stimolazione dell’apparato cardiovascolare, tramite la riattivazione della muscolatura liscia che ricopre l’interno dei nostri vasi
  • riattivazione del microcircolo
  • aumento dell’immunità adattativa, con incremento della conta leucocitaria
  • diminuzione dell’infiammazione sistemica
  • miglior recupero muscolare

e tanti, tanti altri benefici.

Il Metodo Wim Hof

Il bagno ghiacciato è una forma di meditazione profonda, usato per ottenere benefici sia mentali che fisici.

Dunque vediamo ora in cosa differisca la criosauna dal Metodo Wim Hof.
  • La Natura
    • uno degli obiettivi del WHM è quello di ricongiungersi alla Natura, attraverso l’accettazione delle forze ataviche in cui ci siamo sempre imbattuti. Prima tra tutte il freddo.
  • La Meditazione
    • mentre nella crioterapia, così come comunemente intesa ed applicata, la componente mentale è pressoché nulla, nel WHM è FONDAMENTALE. Tramite gli esercizi di respirazione del metodo, gli esercizi di connessione mente-corpo e quelli di interocezione, riusciamo a creare un collegamento diretto tra la nostra mente ed il nostro corpo.
    • Questo collegamento ci servirà in ogni attimo della nostra esistenza, ma soprattutto nel mentre ci esponiamo al freddo intenso prodotto dall’acqua ghiacciata (e non dall’aria)
  • La Mente
    • l’utilizzo del potere della mente ha fatto sì che, in alcuni studi pubblicati, si sia notato come i praticanti del WHM riuscissero a padroneggiare aree importantissime legate alla psiche ed alla gestione del dolore
      • l’Insula, legata alla propiocezione ed alla consapevolezza di sé
      • la PEG, ovvero Area Periaqueduttale Grigia, legata alla gestione del dolore ed importantissima in patologie come la Fibromialgia, ad esempio, altamente invalidanti
  • L’Acqua
    • sull’acqua potrei parlare per giorni, ma qui mi limito a considerarne alcune caratteristiche chimico-fisiche
      • l’acqua ha una conduttanza 25-35 volte maggiore dell’aria
      • questo significa che, a parità di temperatura, l’acqua riesce ad estirpare calore dal nostro organismo molto più efficacemente dell’aria
      • ciò implica anche che l’acqua riesce a “raffreddare” gli strati più profondi dei nostri tessuti, dove l’aria, invece, difficilmente riesce ad arrivare
      • questo vuol dire che possiamo usarla per meno tempo, ottenendo gli stessi benefici, rimanendo, quindi in quello che è definito range ormetico degli stressor

Queste differenze si aggiungono ai benefici di cui possiamo beneficiare esponendoci alla criosauna.

Conclusione

A mio avviso, l’utilizzo sapiente del freddo non può che esserci d’aiuto per una miriade di problematiche, oltre che per curare la nostra salute ed il benessere psico-fisico.

Tra i due approcci, la Crioterapia (attraverso l’uso della criosauna), mi sembra più corporeo e facente uso della sola componente biochimica di risposta al freddo. Ciò ci permette di ottenere dei buoni risultati, come abbiamo appena detto.

Per spingerci oltre, possiamo approcciare al Metodo Wim Hof che, oltre alle risposte corporee al freddo, ci impone di attivare la componente mentale, portandoci ad ottenere dei benefici inimmaginabili fino a qualche anno fa.

Nel mio modo di vedere le due cose, associo la criosauna al potere che può avere un farmaco, mentre quello del metodo Wim Hof al potere della mente e del proprio corpo. Da un lato ci affidiamo ad un agente “esterno”, mentre dall’altro, stiamo facendo leva sulle nostre potenzialità, allenandole giorno dopo giorno.

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