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Scienza | Wim Hof | Effetti su Pressione arteriosa, funzione cardiaca ed altro

L'efficacia del metodo Wim Hof su pressione arteriosa ed altro

I risultati di uno studio

Lo Studio

breathing-exercises

Le malattie cardiovascolari (CVD) rappresentano una delle principali cause di morbilità e mortalità in tutto il mondo1. Nel 2019 le malattie cardiovascolari hanno rappresentato 17,9 milioni di decessi, pari al 32% di tutti i decessi nel mondo1

Le Ipotesi alla base dello studio

Ci sono molti studi, oramai, che testimoniano l’efficacia del metodo Wim Hof su diverse problematiche. Ve ne sono a centinaia che valutano, invece, gli effetti positivi del freddo sulle condizioni del nostro muscolo cardiaco.

Come sempre accade nella letteratura scientifica, vi sono dei pareri contrastanti: alcuni sostengono il nesso positivo tra freddo e problemi cardiaci (uno lo abbiamo analizzato qui), altri, invece, non trovano alcun nesso.

Come mai accade ciò? A cosa e chi dobbiamo credere?

Che intervento hanno proposto gli scienziati ?

42 volontari, divisi in due gruppi, sono stati sottoposti al protocollo del Metodo Wim Hof, così come spiegato di seguito, per un totale di 15 giorni, al termine del quale sono stati prelevati i campioni ematici per effettuare le valutazioni.

  • Doccia fredda tutti i giorni
  • Respirazione del metodo Wim Hof
  • Meditazione

Risultati delle analisi ematiche

Sono state eseguite analisi che valutano lo stato cardiaco, con dei marcatori molto affidabili. Vediamo quali cambiamenti sono stati ottenuti:

  • Pressione sanguigna: nessun miglioramento
  • HRV – Variabilità cardiaca: nessun miglioramento
  • HR – Frequenza cardiaca: nessun miglioramento

Insomma: nessun miglioramento nonostante questi interventi protratti per questo LUNGHISSIMO PERIODO e soprattutto con l’INTENSITÀ del bagno ghiacciato. Oppure hanno commesso qualche imperfezione?

Mie considerazioni

  1. Innanzitutto, lo studio è stato imbastito in risposta ad una affermazione di Wim, il quale affermava che “ci si può aspettare dei miglioramenti cardiovascolari già dopo 15 giorni di pratica del metodo Wim Hof“.

Effettivamente, sembra che Wim abbia detto il vero, basandosi su un famoso studio del 2014: diverse persone sono state istruite da lui in persona ed hanno ottenuto risultati pazzeschi sui marcatori dell’infiammazione, riuscendo a debellare il patogeno E. Coli dopo soli 12 giorni di training CON WIM. Oltre questo, lo studio valutava altri cambiamenti fisiologici e trovava che:

  • i partecipanti che avevano seguito il metodo Wim Hof per soli 12 giorni, erano in grado di attivare volontariamente il proprio sistema nervoso autonomo
    • questo non è banale: il sistema nervoso autonomo REGOLA tutte le nostre funzioni autonome, tra cui la pressione arteriosa, l’HRV, l’immunità, gli zuccheri nel sangue, ecc.

Che training avevano fatto questi partecipanti ?

  • respirazione del metodo Wim Hof
  • Bagni ghiacciati
  • Meditazioni con Wim

C’è differenza con il training a cui sono stati sottoposti i partecipanti dello studio in esame che, invece, non ha trovato alcun miglioramento nei parametri cardiovascolari?

C’è una marea di differenze.

Impariamo a gestire il nostro sistema nervoso autonomo quando riusciamo ad essere centrati nello stress percepito. Attiviamo il ramo parasimpatico di questo sistema, ovvero quello che ci permette di rilassarci, quando lo stressiamo sul ramo simpatico: se fornisco uno shock stressante, breve ed intenso, cronicamente, nel lungo periodo l’organismo risponderà adattandosi a questo stress: attiverà maggiormente il ramo parasimpatico, in modo da proteggerci da questi picchi intensi di stress.

Che training hanno fatto i partecipanti di questo studio ?

Un training alla fine del quale io non mi sarei aspettato risultati diversi da un “nulla di fatto”:

  • iniziare con con 30 s di doccia fredda 
  • aumentare il tempo ogni giorno di 5 s man mano che ci si acclimata

Il tutto per 15 giorni, al termine dei quali, quindi, per chi avesse incrementato di 5 secondi al giorno l’esposizione alla doccia fredda, ci si sarebbe esposti a una doccia fredda di 1,75 minuti, nel migliore dei casi e, soprattutto, questo tempo record DOPO 15 GIORNI (quindi nei giorni precedenti era sempre minore questo tempo).

Al termine sono state prese le misurazioni.

Conclusione

Ragazzi cosa dire: se ci aspettiamo dei miglioramenti dopo 15 giorni di esposizione a QUALCHE SECONDO di doccia fredda, siamo un po’ dei creduloni.

Gli studi affidabili ed attendibili ci sono, basta trovarli. La letteratura è un mare-magnum di qualsiasi cosa; sta a noi discernere ed analizzare risultati, infondatezze e parzialità.

A breve partirà uno studio da parte di INNERBREATH SRL su marcatori dell'infiammazione, HRV ed altri. Per partecipare, scrivetemi.
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Scienza | Wim Hof | Freddo e Infiammazione, Aterosclerosi, Colesterolo

Bagno Ghiacciato e Infiammazione, Aterosclerosi, rischio cardiovascolare

I risultati PAZZESCHI di uno studio recentissimo

Il Freddo

Inutile menzionare il fatto che la pratica del freddo abbia radici remotissime.

Sia in Occidente che in Oriente, le varie culture hanno posto al centro delle loro pratiche mediche il freddo e l’esposizione ad esso. Ne parlava Marco Aurelio ne “I colloqui con sé stesso”. Ippocrate, nel secolo IV AC, usava il freddo per motivi di salute ed analgesici, aggiungendo che “l’acqua può curare qualsiasi cosa” (n.b.: l’acqua, non l’aria). Non più tardi della fine del 1800, Kneipp, abate tedesco, scoprì su di lui le meravigliose virtù del freddo: affetto da tubercolosi, decise di curarla da sé, facendo immersioni nelle acque fredde del Danubio e riscaldandosi subito dopo, per evitare gli effetti del raffreddamento sul suo corpo.

Gli orientali non furono da meno, annoverando tra i loro “utilizzatori del freddo” per riscaldarsi, personaggi come Milarepa che, sui monti del Tibet, diede vita ad un metodo complesso di respirazione per sopravvivere e rigenerarsi a temperature rigide come quelle di chi vive ad altitudini di più di 7000 mslm, semi-nudo, all’interno di una caverna.

Oggi, per fortuna, il freddo, nella sua forma più estrema, è stato sdoganato da un certo Wim Hof che, grazie alla sua caparbietà, passando da fenomeno da baraccone a fenomeno paranormale, è riuscito a spingere molte persone a provare questo tipo di pratiche salutistiche.

Ad oggi, una nuova pratica è comparsa sulla scena, millantando proprietà importanti nell’ambito della salute e del benessere: la crioterapia.

Lo Studio

breathing-exercises

Le malattie cardiovascolari (CVD) rimangono la principale causa di mortalità e morbilità in Europa. Un aspetto essenziale nello sviluppo delle CVD è il cambiamento aterosclerotico nelle arterie e le sue successive complicanze

L'aterosclerosi

L’aterosclerosi (più spesso conosciuta nel mondo laico come arteriosclerosi) è una condizione patologica caratterizzata da alterazioni della parete delle arterie, che perdono la propria elasticità a causa dell’accumulo di calcio, colesterolo, cellule infiammatorie e materiale fibrotico.

Che cos’è l’aterosclerosi?

L’irrigidimento delle arterie è un fenomeno associato all’accumulo di componenti patologiche nel contesto delle pareti vascolari. Una delle forme più diffuse di tale patologia è l’aterosclerosi, caratterizzata dalla formazione di placche parietali contenenti materiale amorfocolesterolocellule muscolari liscecellule infiammatorie e cellule provenienti dal sangue. Se la placca protrude nel lume vasale può arrivare a ostacolare il flusso ematico al suo interno. Un’eventuale rottura della placca stessa, abitualmente rivestita da un sottile cappuccio fibroso e da cellule endoteliali, può portare a trombosi e a obliterazione completa del lume del vaso, con conseguente interruzione del flusso ematico. Una volta instauratasi, l’aterosclerosi appare come un processo irreversibile e in potenziale, continua espansione: uno stile di vita adeguato e trattamenti mirati al controllo di diabete e ipertensione, oltre che alla riduzione del colesterolo, possono prevenire la formazione delle placche e rallentare il peggioramento dell’aterosclerosi in corso [fonte: Humanitas].

Cosa comporta l’aterosclerosi?

Compromette il flusso del sangue all’interno delle arterie. Il restringimento delle arterie e la loro occlusione, prodotta dalla formazione di un trombo, generano ischemia e infarto nel territorio a valle delle stesse. I sintomi dell’ischemia e dell’infarto saranno diversi secondo che l’aterosclerosi sia localizzata nel territorio coronarico (angina, infarto miocardico), cerebrale (ictus o TIA), intestinale, renale o periferico (arteriopatia obliterante arti inferiori).

Le Ipotesi alla base dello studio

È possibile collegare diversi fattori di rischio e un aumento dei profili di rischio cardiometabolico, tra cui dislipidemia, accumulo di grasso nel fegato, insulino-resistenza e altri aspetti delle malattie metaboliche.

  • Molti pazienti con un rischio apparentemente basso possono sviluppare segni precoci di aumento dello spessore intimomediale e successivamente di disfunzione endoteliale. Queste sono le prime fasi dell’aterogenesi e uno degli obiettivi più critici nella prevenzione primaria precoce
  • L’impatto dell’ambiente sulla salute umana è significativo. Un fattore importante che influenza il corpo umano è la temperatura. Vengono monitorati sia l’esposizione a breve termine a temperature estreme (crioterapia, sauna, ecc.) che l’impatto ambientale a lungo termine
  • molti studi hanno dimostrato un effetto protettivo dell’esposizione al freddo sul corpo, compresi i cambiamenti metabolici, la rigenerazione muscolare e i cambiamenti cardiovascolari
  • Gli articoli scientifici hanno dimostrato un effetto positivo sull’ossigenazione muscolare, sulla rigenerazione, sulla riduzione dell’affaticamento durante l’esercizio, sulla funzione cardiaca e sulle prestazioni cognitive

In termini di medicina preventiva, l’effetto dell’immersione in acqua fredda sul corpo su base ripetuta apre molte domande circa l’efficacia e l’effetto oggettivo misurato nella pratica clinica. Lo scopo di questo studio era determinare l’effetto dell’esposizione al freddo (in acqua gelida) sul profilo cardiometabolico dei volontari durante i 5 mesi successivi al protocollo standardizzato

Che intervento hanno proposto gli scienziati ?

35 volontari sono stati sottoposti ad immersioni in acque gelide all’aperto,  controllate e ripetute (5 mesi), sulla base del seguente protocollo

  • Bagno ghiacciato di tutto il corpo, ad eccezione della testa
  • da fare tre volte a settimana per 7-10 minuti
  • Il nuoto era permesso
  • Non era consentito l’uso di ausili in neoprene (guanti, scarpe), ad eccezione delle cuffi
  • Gli arti superiori erano sotto la superficie dell’acqua
  • Le calzature non in neoprene erano consentite
  • La durata del bagno ghiacciato è stata calcolata dal primo contatto del piede del paziente con l’acqua.

L’intero corpo doveva essere immerso nell’acqua entro 30 secondi.

figure 1

Risultati delle analisi ematiche

Sono state eseguite analisi sia sui campioni di sangue, per valutare alcuni marcatori di dislipidemia, rischio cardiovascolare e infiammazione, che di imaging (ecografie per valutare lo stato dei vasi sanguigni ed eventuali miglioramenti vascolari).

Vediamo quali cambiamenti sono stati ottenuti:

  • Riduzione dei livelli di LDL
  • Incremento di HDL (non statisticamente significativo)
  • Diminuzione significativa dei TRIGLICERIDI
  • Diminuzione significativa delle VLDL
  • Diminuzione significativa della PCRProteina C Reattiva
  • Diminuzione significativa del PCSK9 !!!
Già solo questi risultati SONO PAZZESCHI!
  • Le VLDL (Very Low-Density Lipopreotein) sono le molecole che DAVVERO sono implicate nel processo di creazione dei trombi! Anche se non si capisce come mai non venga mai prescritto l’esame ematico di queste
  • I Trigliceridi, ed in particolare il rapporto con l’HDL, sono un marcatore del rischio cardiovascolare. Tenere basso questo valore è, quindi, protettivo per il nostro cuore.
  • La PCR è un marcatore ultimamente molto noto (per fortuna), in grado di darci un quadro del nostro stato di INFIAMMAZIONE SISTEMICA. Più basso è questo marcatore, minore è l’infiammazione del nostro intero sistema. Sappiamo tutti che l’infiammazione è alla base della quasi totalità delle patologie, in primis quelle legate al sistema cardiovascolare!
  • La PCSK9 svolge un’azione cruciale non solo nell’aggregazione piastrinica, ma anche nella calcificazione della valvola aortica

figure 2

Risultati delle analisi di imaging

I risultati per i cambiamenti vascolari sono stati saggiati tramite dispositivi ad ultrasuoni, i quali hanno evidenziato che la funzionalità vascolare è stata significativamente alterata dai bagni ghiacciati !!!

  •  Riduzione significativa del cIMT !!!
    • questo è un risultato PAZZESCO!!! il cIMT valuta l’aumento dello spessore della parete delle arterie (IMT), elemento correlato alla malattia aterosclerotica e coronarica, e può rilevare la presenza di placche aterosclerotiche, di trombi e aneurismi
    • praticamente ci dice quanto sono libere le carotidi. Più è basso il valore (in questo caso abbiamo una riduzione significativa!), più basso è il rischio di trombi, ictus e complicanze legate al flusso di sangue al cervello …
  • Riduzione significativa di Beta, AI e PWV, parametri legati alla funzionalità vascolare

Insomma qui vediamo che l’esposizione al freddo effettua una vera e propria pulizia delle superfici interne delle arterie!!!

Trattamento della stenosi carotidea tramite stenting e disegno CAD di uno stent carotideo ibrido

Conclusione

I risultati di questo studio dovrebbero essere condivisi con chiunque abbia problemi cardiocircolatori, di dislipidemie, di infiammazione sistemica.

IN PRATICA TUTTI DOVREBBERO CONDIVIDERE QUESTO STUDIO !!!

I risultati che abbiamo valutato, sono STRATOSFERICI e ci portano a capire alcune importanti note:

  • l’esposizione al freddo ABBATTE L’INFIAMMAZIONE SISTEMICA, causa della stragrande epidemia di malattie croniche, degenerative ed auto-immuni
  • l’esposizione al freddo RIPULISCE LE ARTERIE, riducendo la probabilità di formazione di pericolosi trombi causativi di infarti del miocardio ed ictus cerebrali
  • l’esposizione al freddo RIDUCE LE VLDL, le molecole implicate nella formazione dei trombi
  • l’esposizione al freddo REGOLA LO STATO LIPIDICO dell’organismo, contribuendo in maniera significativa a ridurre i TRIGLICERIDI in circolo
  • Migliora la FUNZIONALITÀ VASCOLARE TUTTA !!!

Insomma, scusate se ho ripetuto N volte “l’esposizione al freddo”, ma è per sottolineare quanto questo, se ben amministrato, sia uno strumento preziosissimo, con dei risultati difficilmente paragonabili ad altri interventi.

Ad oggi, in via cautelativa, nonostante da questi risultati si evinca che l’esposizione al freddo dia dei miglioramenti al sistema cardiovascolare, corre l’obbligo di sconsigliarne la pratica alle persone cardiopatiche. Tranne mia mamma. Cardiopatica e comunque sempre in prima fila nell’esposizione al freddo 😉

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Toscana | Massa Carrara | Weekend Wim Hof in Natura

Toscana | Massa | Weekend in Natura con il Metodo Wim Hof

Perché partecipare ad un Weekend in Natura ?

I weekend in Natura sono le esperienze più energizzanti, pazzesche e rilassanti a cui si possa partecipare.

Sono vari i motivi per cui si partecipa ad esperienze del genere (si noti, non viene usata la parola “corsi” di proposito, ma esperienze!).

Anzitutto, per realizzare che i propri limiti possono essere superati ! Basta solo avere consapevolezza delle proprie piene potenzialità, una buona guida, la motivazione di un gruppo coeso et voilà … le condizioni per “superarsi” sono servite.

Per la prima volta in vita mia mi sono lasciato andare. Ho spento la mia parte razionale e ho superato i miei limiti con l'aiuto del gruppo. In realtà, ho capito che quei limiti sono dettati proprio da questa parte che per troppo tempo ho messo su di un piedistallo. È ora di dar da mangiare anche alla mia emotività.

Nei weekend impariamo ad accettare gli elementi, non a sfidarli. Insieme ci apriremo a tutti gli elementi: aria, terra, acqua, fuoco.

Ovviamente non mancherà lo spazio per la formazione sul Metodo Wim Hof.
Nei weekend in Natura vengono approfondite tutte le tecniche di questa disciplina, sia quelle basilari che quelle avanzate. Avremo il tempo per vedere tutto ciò che, durante i workshop di una giornata, non si può fare. Di seguito vedremo tutte le attività eccitanti che andremo a fare insieme in Natura.

L’ambiente in cui verrà svolto il tutto è:

  • sicuro: mi occupo personalmente di perlustrare tutti i percorsi di trekking che seguiremo, con l’aiuto di una guida esperta del posto. Il punto per i bagni ghiacciati è una piscina naturale, alimentata da una sorgente: nulla di più sicuro!
  • sano: l’intento del gruppo sarà quello di supportarsi l’un l’altro. Non ci sarà competizione ed egocentrismo. Ognuno sarà di supporto a sé stesso ed agli altri, in linea con il motto di Wim: “No Ego Where We Go
  • aperto: tutti i partecipanti si sentono liberi di esprimersi. Liberi finalmente di esprimere le proprie emozioni, il proprio potenziale e la propria forza. Prendendone, finalmente, consapevolezza.
  • stupendo: la location scelta è meravigliosa. Un Hotel fatto in legno e pietra, gestito in maniera familiare da generazioni, dove si potrà praticare in pieno relax, comfort e dove si potranno degustare i deliziosi manicaretti della cucina tipica valdostana (e del buon vino 😛 )

Quali attività vengono svolte ?

io_prima_di_immersione

Nei corsi di più giorni, l’enfasi è posta sempre sul Metodo Wim Hof, ma tali pratiche vengono integrate da altre che, a mio avviso, sono altrettanto importanti e vanno, appunto, ad arricchire i benefici della pratica del metodo in questione.

Ogni istruttore è libero di introdurre concetti, esperienze e tecniche che, in autonomia, ha appreso nel corso dei suoi studi. Nel mio caso, occupandomi di benessere e salute da 15 anni, tendo a condividere con i partecipanti le arti che più di tutte hanno trasmesso a me ed alle persone che ho seguito i benefici più importanti:

  • Tecnica di Respirazione Wim Hof: è una tecnica altamente curativa, sia per il benessere fisico che mentale. Ci porta ad una profonda connessione mente-corpo, in uno stato di percezione profonda. D’altro canto, è molto energizzante, adrenalinica e ci fornisce la giusta energia per affrontare gli stress di tutti i giorni. La tecnica è descritta in questo articolo.
  • Tecnica di Respirazione Wim Hof Anti-Infiammatoria: è una tecnica “avanzata”, che include, oltre ad una diversa metodica respiratoria, apnee differenti e l’uso di muscoli e mente, per incanalare l’energia “inspirata” nelle zone in cui percepiamo infiammazione
  • Esposizione al Freddo: Il Freddo è un mezzo, un maestro ed un giudice giusto. Ci insegna l’umiltà, la forza. Ci fa capire quanto la nostra mente sia coraggiosa e fin dove, senza l’aiuto di nessuno, noi possiamo spingerci. Tutte informazioni che dimentichiamo nella nostra quotidianità.
    Sono indiscusse le sue proprietà curative, che hanno effetti su mente e corpo e che è possibile approfondire a questo link.
  • Pranayama: è una antica arte che, tramite l’uso di respirazioni diverse, ha il fine di incanalare il Prana (l’energia vitale) nel nostro organismo e farlo fluire liberamente per donarci salute e forza. Potete approfondire a questo link
  • Qi-Gong: è un’arte millenaria, che tramite l’uso di respirazione e movimento, permette di far fluire il Chi (energia universale) all’interno dei nostri meridiani in maniera fluida e senza ristagni. È la disciplina che ha portato allo sviluppo dell’agopuntura, pratica medica ampiamente accettata. Potete approfondire a questo link.
  • Oxygen Advantage: sono respirazioni di tipo ipercapnico ed ipossico (a livelli avanzati). Questo filone respiratorio, avviato dal medico ucraino Buteyko, ha lo scopo di ripristinare una respirazione funzionale. Sono tecniche altamente curative, utilissime per la salute, il benessere psico-fisico e per migliorare le performance. È un regalo che il dottor Buteyko (ed il suo alliveo Patrick McKeown) hanno fatto al mondo. Per saperne di più, questo è il link da seguire.
  • Mindset e Meditazioni: questo è il pilastro “sconosciuto” del metodo, ma anche quello necessario. Senza l’ausilio della nostra mente, non possiamo fronteggiare gli stress della vita, né quelli intensi del freddo. Insieme faremo diverse meditazioni, allo scopo di riconnetterci al nostro IO più profondo ed alla Natura che ci circonda
  • Yoga (Nidra, Bahti, Hatha): sono pratiche antichissime che ci aiuteranno per la mobilità del corpo, per il rilassamento, la corretta postura, il “lasciarsi andare” e per l’apertura toracica in modo da far fluire in maniera più efficiente il respiro
  • Biohacking e Biologia Quantistica  : essendo un ricercatore indipendente in questi campi, vedremo insieme come sfruttare al meglio la nostra biologia per riacquisire la salute, per fronteggiare una malattia, coadiuvando le terapie attualmente in atto, per migliorare di gran lunga le proprie performance sportive e tanto, tanto, altro ancora !!!
  • Sorprese: per questo punto non ho molto da dire 😛 Lasciatevi sorprendere !

Insomma, un programma stra-denso di attività e nozioni che arricchiranno il bagaglio informativo ed emozionale di ognuno di noi!

Dove e Quando si svolgerà il Workshop

🗓 Weekend 17-19 Novembre 2023
  • arrivo: per le 18:00 di Venerdì;
    faremo solo conoscenza e una respirazione insieme per agevolare l’addormentamento in montagna
  • partenza: intorno alle 16:00 di Domenica

Io sarò alla struttura già dai giorni precedenti e rimarrò almeno un altro paio di giorni dopo la Domenica, quindi, per chiunque deciderà di fermarsi un po’ di più, l’eperienza potrà continuare insieme 🙂

📍Zeri (MS) – Rifugio Zum Zeri

Occorrente per il corso

  • scarponcini da montagna per camminare (anche nella neve, es.: gore-tex, buone per le ciaspole)
  • zaino per camminare (30 litri per esempio, ma anche meno)
  • thermos (se ne avete uno)
  • costumi (meglio 3)
  • asciugamani
  • calzettoni
  • tappetino di yoga comodo
  • cuscino da meditazione (facoltativo)
  • un poncho o k-way che copra tutta la persona (facoltativo)
  • copertina/plaid da interno per le respirazioni
  • cappello e guanti
  • vestiti caldi e giacca impermeabile
  • piumino caldo
  • strumento musicale se siete artisti
  • pantaloncini corti (un paio di paia)
  • un telo di plastica da mettere sulla neve, circa di 1m x 1m (facoltativo)
  • guanti e calzari in neoprene (per chi avesse problematiche particolari di iper-sensibilità a mani e piedi)
    (facoltativi)
  • certificato di idoneità sportiva non agonistica

PRIMA DI ACQUISTARE QUALCOSA, SCRIVETEMI, MI RACCOMANDO 😉

Molto materiale potrei averlo io per voi 😃

Iscrizione e Pagamento

Per l’iscrizione ed il pagamento si accede direttamente alla Piattaforma ufficiale del Metodo Wim Hof e l’acquisto si perfeziona da lì. Se avete problematiche particolari, contattatemi pure tranquillamente tramite il form di contatto di questo sito.

  • 385€ fino al 15 Settembre
  • 435€ dal 16 Settembre in avanti
Il pagamento include TUTTO:
  • Pensione completa: colazioni, pranzi, cene, merende, tisane
  • Uso esclusivo delle sale di meditazione e yoga
  • Uso esclusivo della piscina alimentata dalla sorgente
  • Acqua di sorgente usata sia per bere che per lavarci (Earthing SEMPRE)
  • Noleggio dell’attrezzatura da trekking: ciaspole, bastoncini, ramponcini
  • Uso degli apparecchi di Biohacking
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Aosta | Weekend Metodo Wim Hof in Natura

Aosta | Weekend in Natura con il Metodo Wim Hof

Perché partecipare ad un Weekend in Natura ?

I weekend in Natura sono le esperienze più energizzanti, pazzesche e rilassanti a cui si possa partecipare.

Sono vari i motivi per cui si partecipa ad esperienze del genere (si noti, non viene usata la parola “corsi” di proposito, ma esperienze!).

Anzitutto, per realizzare che i propri limiti possono essere superati ! Basta solo avere consapevolezza delle proprie piene potenzialità, una buona guida, la motivazione di un gruppo coeso et voilà … le condizioni per “superarsi” sono servite.

Per la prima volta in vita mia mi sono lasciato andare. Ho spento la mia parte razionale e ho superato i miei limiti con l'aiuto del gruppo. In realtà, ho capito che quei limiti sono dettati proprio da questa parte che per troppo tempo ho messo su di un piedistallo. È ora di dar da mangiare anche alla mia emotività.

Nei weekend impariamo ad accettare gli elementi, non a sfidarli. Insieme ci apriremo a tutti gli elementi: aria, terra, acqua, fuoco.

Ovviamente non mancherà lo spazio per la formazione sul Metodo Wim Hof.
Nei weekend in Natura vengono approfondite tutte le tecniche di questa disciplina, sia quelle basilari che quelle avanzate. Avremo il tempo per vedere tutto ciò che, durante i workshop di una giornata, non si può fare. Di seguito vedremo tutte le attività eccitanti che andremo a fare insieme in Natura.

L’ambiente in cui verrà svolto il tutto è:

  • sicuro: mi occupo personalmente di perlustrare tutti i percorsi di trekking che seguiremo, con l’aiuto di una guida esperta del posto. Il punto per i bagni ghiacciati è una piscina naturale, alimentata da una sorgente: nulla di più sicuro!
  • sano: l’intento del gruppo sarà quello di supportarsi l’un l’altro. Non ci sarà competizione ed egocentrismo. Ognuno sarà di supporto a sé stesso ed agli altri, in linea con il motto di Wim: “No Ego Where We Go
  • aperto: tutti i partecipanti si sentono liberi di esprimersi. Liberi finalmente di esprimere le proprie emozioni, il proprio potenziale e la propria forza. Prendendone, finalmente, consapevolezza.
  • stupendo: la location scelta è meravigliosa. Un Hotel fatto in legno e pietra, gestito in maniera familiare da generazioni, dove si potrà praticare in pieno relax, comfort e dove si potranno degustare i deliziosi manicaretti della cucina tipica valdostana (e del buon vino 😛 )

Quali attività vengono svolte ?

io_prima_di_immersione

Nei corsi di più giorni, l’enfasi è posta sempre sul Metodo Wim Hof, ma tali pratiche vengono integrate da altre che, a mio avviso, sono altrettanto importanti e vanno, appunto, ad arricchire i benefici della pratica del metodo in questione.

Ogni istruttore è libero di introdurre concetti, esperienze e tecniche che, in autonomia, ha appreso nel corso dei suoi studi. Nel mio caso, occupandomi di benessere e salute da 15 anni, tendo a condividere con i partecipanti le arti che più di tutte hanno trasmesso a me ed alle persone che ho seguito i benefici più importanti:

  • Tecnica di Respirazione Wim Hof: è una tecnica altamente curativa, sia per il benessere fisico che mentale. Ci porta ad una profonda connessione mente-corpo, in uno stato di percezione profonda. D’altro canto, è molto energizzante, adrenalinica e ci fornisce la giusta energia per affrontare gli stress di tutti i giorni. La tecnica è descritta in questo articolo.
  • Tecnica di Respirazione Wim Hof Anti-Infiammatoria: è una tecnica “avanzata”, che include, oltre ad una diversa metodica respiratoria, apnee differenti e l’uso di muscoli e mente, per incanalare l’energia “inspirata” nelle zone in cui percepiamo infiammazione
  • Esposizione al Freddo: Il Freddo è un mezzo, un maestro ed un giudice giusto. Ci insegna l’umiltà, la forza. Ci fa capire quanto la nostra mente sia coraggiosa e fin dove, senza l’aiuto di nessuno, noi possiamo spingerci. Tutte informazioni che dimentichiamo nella nostra quotidianità.
    Sono indiscusse le sue proprietà curative, che hanno effetti su mente e corpo e che è possibile approfondire a questo link.
  • Pranayama: è una antica arte che, tramite l’uso di respirazioni diverse, ha il fine di incanalare il Prana (l’energia vitale) nel nostro organismo e farlo fluire liberamente per donarci salute e forza. Potete approfondire a questo link
  • Qi-Gong: è un’arte millenaria, che tramite l’uso di respirazione e movimento, permette di far fluire il Chi (energia universale) all’interno dei nostri meridiani in maniera fluida e senza ristagni. È la disciplina che ha portato allo sviluppo dell’agopuntura, pratica medica ampiamente accettata. Potete approfondire a questo link.
  • Oxygen Advantage: sono respirazioni di tipo ipercapnico ed ipossico (a livelli avanzati). Questo filone respiratorio, avviato dal medico ucraino Buteyko, ha lo scopo di ripristinare una respirazione funzionale. Sono tecniche altamente curative, utilissime per la salute, il benessere psico-fisico e per migliorare le performance. È un regalo che il dottor Buteyko (ed il suo alliveo Patrick McKeown) hanno fatto al mondo. Per saperne di più, questo è il link da seguire.
  • Mindset e Meditazioni: questo è il pilastro “sconosciuto” del metodo, ma anche quello necessario. Senza l’ausilio della nostra mente, non possiamo fronteggiare gli stress della vita, né quelli intensi del freddo. Insieme faremo diverse meditazioni, allo scopo di riconnetterci al nostro IO più profondo ed alla Natura che ci circonda
  • Yoga (Nidra, Bahti, Hatha): sono pratiche antichissime che ci aiuteranno per la mobilità del corpo, per il rilassamento, la corretta postura, il “lasciarsi andare” e per l’apertura toracica in modo da far fluire in maniera più efficiente il respiro
  • Biohacking e Biologia Quantistica  : essendo un ricercatore indipendente in questi campi, vedremo insieme come sfruttare al meglio la nostra biologia per riacquisire la salute, per fronteggiare una malattia, coadiuvando le terapie attualmente in atto, per migliorare di gran lunga le proprie performance sportive e tanto, tanto, altro ancora !!!
  • Sorprese: per questo punto non ho molto da dire 😛 Lasciatevi sorprendere !

Insomma, un programma stra-denso di attività e nozioni che arricchiranno il bagaglio informativo ed emozionale di ognuno di noi!

Dove e Quando si svolgerà il Workshop

🗓 Weekend 20-22 Ottobre 2023
  • arrivo: per le 18:00 di Venerdì;
    faremo solo conoscenza e una respirazione insieme per agevolare l’addormentamento in montagna
  • partenza: intorno alle 16:00 di Domenica

Io sarò alla struttura già dai giorni precedenti e rimarrò almeno un altro paio di giorni dopo la Domenica, quindi, per chiunque deciderà di fermarsi un po’ di più, l’eperienza potrà continuare insieme 🙂

📍Vetan (AO) – Hotel Notre Maison

Occorrente per il corso

  • scarponcini da montagna per camminare (anche nella neve, es.: gore-tex, buone per le ciaspole)
  • zaino per camminare (30 litri per esempio, ma anche meno)
  • thermos (se ne avete uno)
  • costumi (meglio 3)
  • asciugamani
  • calzettoni
  • tappetino di yoga comodo
  • cuscino da meditazione (facoltativo)
  • un poncho o k-way che copra tutta la persona (facoltativo)
  • copertina/plaid da interno per le respirazioni
  • cappello e guanti
  • vestiti caldi e giacca impermeabile
  • piumino caldo
  • strumento musicale se siete artisti
  • pantaloncini corti (un paio di paia)
  • un telo di plastica da mettere sulla neve, circa di 1m x 1m (facoltativo)
  • guanti e calzari in neoprene (per chi avesse problematiche particolari di iper-sensibilità a mani e piedi)
    (facoltativi)
  • certificato di idoneità sportiva non agonistica

PRIMA DI ACQUISTARE QUALCOSA, SCRIVETEMI, MI RACCOMANDO 😉

Molto materiale potrei averlo io per voi 😃

Iscrizione e Pagamento

Per l’iscrizione ed il pagamento si accede direttamente alla Piattaforma ufficiale del Metodo Wim Hof e l’acquisto si perfeziona da lì. Se avete problematiche particolari, contattatemi pure tranquillamente tramite il form di contatto di questo sito.

  • 395€ fino al 15 Agosto
  • 445€ dal 16 Agosto in avanti
Il pagamento include TUTTO:
  • Pensione completa: colazioni, pranzi, cene, merende, tisane
  • Uso esclusivo delle sale di meditazione e yoga
  • Uso esclusivo della piscina alimentata dalla sorgente
  • Acqua di sorgente usata sia per bere che per lavarci (Earthing SEMPRE)
  • Noleggio dell’attrezzatura da trekking: ciaspole, bastoncini, ramponcini
  • Uso degli apparecchi di Biohacking
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Scienza | Wim Hof | Freddo e Depressione

Doccia Fredda e Depressione

Abbiamo trovato un probabile trattamento per questa patologia ?

Il Freddo

Inutile menzionare il fatto che la pratica del freddo abbia radici remotissime.

Sia in Occidente che in Oriente, le varie culture hanno posto al centro delle loro pratiche mediche il freddo e l’esposizione ad esso. Ne parlava Marco Aurelio ne “I colloqui con sé stesso”. Ippocrate, nel secolo IV AC, usava il freddo per motivi di salute ed analgesici, aggiungendo che “l’acqua può curare qualsiasi cosa” (n.b.: l’acqua, non l’aria). Non più tardi della fine del 1800, Kneipp, abate tedesco, scoprì su di lui le meravigliose virtù del freddo: affetto da tubercolosi, decise di curarla da sé, facendo immersioni nelle acque fredde del Danubio e riscaldandosi subito dopo, per evitare gli effetti del raffreddamento sul suo corpo.

Gli orientali non furono da meno, annoverando tra i loro “utilizzatori del freddo” per riscaldarsi, personaggi come Milarepa che, sui monti del Tibet, diede vita ad un metodo complesso di respirazione per sopravvivere e rigenerarsi a temperature rigide come quelle di chi vive ad altitudini di più di 7000 mslm, semi-nudo, all’interno di una caverna.

Oggi, per fortuna, il freddo, nella sua forma più estrema, è stato sdoganato da un certo Wim Hof che, grazie alla sua caparbietà, passando da fenomeno da baraccone a fenomeno paranormale, è riuscito a spingere molte persone a provare questo tipo di pratiche salutistiche.

Ad oggi, una nuova pratica è comparsa sulla scena, millantando proprietà importanti nell’ambito della salute e del benessere: la crioterapia.

Lo Studio

breathing-exercises

Si stima che il 7% della popolazione oltre i 14 anni (3,7 milioni di persone) abbia sofferto nell'anno di disturbi ansioso-depressivi. Al crescere dell'età aumenta la prevalenza dei disturbi di depressione e ansia cronica grave (dal 5,8% tra i 35-64 anni al 14,9% dopo i 65 anni).

La Depressione

La depressione è un disturbo dell’umore debilitante che è tra le principali cause di disabilità in tutto il mondo. Può essere caratterizzato da una serie di sintomi somatici, emotivi e comportamentali, uno dei quali è un alto rischio di suicidio.

Non c’è evento che io organizzi a cui non partecipi almeno una persona che ne soffra.

Chi ne è affetto, spesso mi dice: «da un momento all’altro, tutto mi sembra “nero” e non riesco più a percepire alcuna voglia, motivazione e felicità», terminando poi la frase con: <<Ecco perché oggi sono qui!>>.

E fai bene amico mio! A giudicare dai risultati empirici che ho avuto nei miei 1500 bagni ghiacciati guidati, le decine di consulenze one-to-one che ho fatto e dalle conclusioni di questo studio.

Il paper che analizziamo oggi,  diciamo, scalfisce solo la punta dell’iceberg, focalizzandosi sulle sole docce fredde. Oltre questo C’È UN MONDO da aggiungere per eradicare questo problema ormai divenuto quasi endemico!

Le Ipotesi alla base dello studio

Questo lavoro presenta l’ipotesi che la depressione possa essere causata dalla convergenza di due fattori:

  • Uno stile di vita privo di alcuni fattori di stress fisiologici che sono stati sperimentati dai primati attraverso milioni di anni di evoluzione, come brevi cambiamenti nella temperatura corporea (ad es. nuotare), e questa mancanza di “esercizio termico” può causare un funzionamento inadeguato del cervello.
  • Corredo genetico che predispone un individuo ad essere affetto dalla condizione di cui sopra in modo più grave rispetto ad altre persone.

Come sempre, ciò che comanda su tutto è LO STILE DI VITA SECONDO NATURA. Se per millenni abbiamo avuto un determinato comportamento, ormai questo è parte integrante della nostra epigenetica che, per farci funzionare al meglio, si è organizzata proprio affinché quel comportamento venga perpetrato tutti.

Un caso “banale” è l’esposizione alla luce solare che, oltre alla miriade di effetti positivi ad essa direttamente collegati, rappresenta il nostro sincronizzatore circadiano. Ovvero, la luce del sole dice al nostro organismo che ora del giorno è e, quindi, quali molecoline produrre.

Che intervento hanno proposto gli scienziati ?

Per verificare l’ipotesi che abbiamo visto nel paragrafo precedente, viene proposto un approccio al trattamento della depressione che consiste in:

  • docce fredde (20 °C, 2-3 minuti, precedute da un adattamento graduale di 5 minuti per rendere la procedura meno scioccante) eseguite una o due volte al giorno.
    • La durata proposta del trattamento va da diverse settimane a diversi mesi.

Le conclusioni dello studio

Le seguenti prove sembrano supportare l’ipotesi: 

  • è noto che l’esposizione al freddo
    • attiva il sistema nervoso simpatico
    • aumenta il livello ematico di beta-endorfine e noradrenalina e
    • aumenta il rilascio sinaptico di noradrenalina nel cervello
  • Inoltre, a causa dell’elevata densità di recettori del freddo nella pelle, si prevede che una doccia fredda invii una quantità enorme di impulsi elettrici dalle terminazioni nervose periferiche al cervello, il che potrebbe provocare un effetto antidepressivo.

Test pratici condotti su un numero statisticamente insignificante di persone, che non presentavano sintomi sufficienti per essere diagnosticati con depressione, hanno dimostrato che l’idroterapia fredda può alleviare i sintomi depressivi in modo piuttosto efficace.

La terapia è risultata anche avere un significativo effetto analgesico e sembra che non abbia nessun effetto collaterale evidenti o causare dipendenza.

Giusto per chiarire il perché queste molecole possano far bene nel disturbo depressivo:

  • Beta-endorfine: rilasciate massicciamente durante l’esercizio fisico, periodi di dolore e stress, e attività piacevoli come il massaggio, il mangiare e il sesso.
    Le endorfine appartengono al gruppo dei cosiddetti “oppioidi endogeni” e sono conosciute come “morfine endogene” ed hanno:
    • proprietà antidolorifiche: Il loro compito principale è infatti quello di alleviare il doloreridurre lo stress e migliorare l’umore. In merito a quest’ultimo punto, le endorfine possono essere inserite tra gli “ormoni della felicità“.
  • Noradrenalina: è un neurotrasmettitore/ormone coinvolto soprattutto nelle funzioni cardiovascolari. Inoltre aumenta focus ed attentività, trovandosi ad essere un utile alleato nei casi di annebbiamento mentale (ad esempio).

In conclusione, sarebbero necessari studi più ampi e rigorosi per verificare la validità dell’ipotesi. Ma il solo fatto che la scienza si stia iniziando ad interessare alla questione, ci fa capire che fra una decina d’anni dimostrerà quello che noi follower del Metodo Wim Hof, tutti i santi giorni, proviamo su noi stessi!

Rif: Adapted cold shower as a potential treatment for depression 

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Scienza | Wim Hof | I Pericoli del Freddo

I fattori di rischio dell'esposizione al freddo

Analizziamo uno stupendo studio scientifico

Il Freddo

Inutile menzionare il fatto che la pratica del freddo abbia radici remotissime.

Sia in Occidente che in Oriente, le varie culture hanno posto al centro delle loro pratiche mediche il freddo e l’esposizione ad esso. Ne parlava Marco Aurelio ne “I colloqui con sé stesso”. Ippocrate, nel secolo IV AC, usava il freddo per motivi di salute ed analgesici, aggiungendo che “l’acqua può curare qualsiasi cosa” (n.b.: l’acqua, non l’aria). Non più tardi della fine del 1800, Kneipp, abate tedesco, scoprì su di lui le meravigliose virtù del freddo: affetto da tubercolosi, decise di curarla da sé, facendo immersioni nelle acque fredde del Danubio e riscaldandosi subito dopo, per evitare gli effetti del raffreddamento sul suo corpo.

Gli orientali non furono da meno, annoverando tra i loro “utilizzatori del freddo” per riscaldarsi, personaggi come Milarepa che, sui monti del Tibet, diede vita ad un metodo complesso di respirazione per sopravvivere e rigenerarsi a temperature rigide come quelle di chi vive ad altitudini di più di 7000 mslm, semi-nudo, all’interno di una caverna.

Oggi, per fortuna, il freddo, nella sua forma più estrema, è stato sdoganato da un certo Wim Hof che, grazie alla sua caparbietà, passando da fenomeno da baraccone a fenomeno paranormale, è riuscito a spingere molte persone a provare questo tipo di pratiche salutistiche.

Ad oggi, una nuova pratica è comparsa sulla scena, millantando proprietà importanti nell’ambito della salute e del benessere: la crioterapia.

I Rischi

breathing-exercises

Il freddo è uno stress intenso! Probabilmente il più intenso al quale possiamo sottoporre il nostro organismo. È per questo motivo che innesca delle reazioni pazzesche! Ed è per lo stesso motivo che dobbiamo imparare a gestirlo nel migliore dei modi.

Storia del "pericolo freddo"

Storicamente, il pericolo associato all’immersione in acqua fredda era considerato in termini di ipotermia o riduzione della temperatura corporea al di sotto dei 35°C.

Questa convinzione è stata stabilita a seguito del disastro del Titanic e supportato da dati ottenuto durante i conflitti marittimi della seconda guerra mondiale.


Tuttavia, più recentemente, un corpo significativo di dati statistici, prove aneddotiche e sperimentali hanno indicato ALTRE CAUSE DI MORTE relative all’immersione in acque gelide.

I 4 stadi dell'immersione

Vediamo i 4 stadi dell’immersione, associati ai relativi rischi:
  • Immersione iniziale (primi 3 minuti): raffreddamento della pelle 
  • Immersione breve (più di 3 minuti): raffreddamento neuromuscolare superficiale
  • Immersione lunga (più di 30 minuti): raffreddamento dei tessuti profondi (ipotermia) e
  • Collasso in circostanze di salvataggio immediatamente prima, durante o dopo le operazioni di salvataggio

Cosa succede quando ci immergiamo in acqua fredda

La prima reazione a cui andiamo incontro è definita Cold Shock.
 
Questa reazione causa una attivazione del sistema nervoso simpatico, che porta vari effetti, tra cui:
  • picco della pressione arteriosa
  • iperventilazione
  • dispnea e senso di panico

Storicamente era identificata come particolarmente pericolosa, addirittura come causa della maggior parte dei decessi. Diamo uno sguardo più da vicino riguardo al “perché”:

  1. mi immergo in acqua fredda
  2. ansimo, boccheggio
  3. ho il cold-shock
  4. parte l’iperventilazione (respiro molto frequentemente)
  5. aspiro acqua dalla bocca e va nei polmoni
  6. annego

La maggior parte dei decessi da “Cold Shock”, come leggiamo in (Bierens et al. 2016) è associata all’annegamento causato dalle concause appena viste.

Quindi, a quanto pare, non è “la risposta al freddo” ad essere mortale, ma un mix tra vari fattori, come la paura, lo shock di cadere in acqua, il fatto di non essere in un luogo sicuro (DOVE SI TOCCA!) e di non essere rilassati.

I problemi nelle immersioni di breve tempo

Le problematiche principali, in questo caso, ricadono in quelle innescate da incapacità fisica data dal raffreddamento neuromuscolare.
 

Questa è una condizione che di sicuro abbiamo “toccato con mano”. Quando esponiamo gli arti al freddo per molto tempo, il raffreddamento comporta una specie di “paralisi” e una accresciuta difficoltà nel controllare i nostri arti.

Ora, se siamo in un ambiente sicuro, ciò non dovrebbe provocare dei problemi.

Ma se siamo in acque aperte, a mare ad esempio, ciò comporta l’inabilità di nuotare e di tenersi a galla, portandoci, di nuovo, a temere l’annegamento.

Ancora una volta: RIMANERE IN LUOGHI SICURI!

I problemi nelle immersioni di lungo tempo - Ipotermia

Anche in acque ghiacciate, la possibilità di ipotermia non sopraggiunge per almeno 30 minuti negli adulti !!!

Anche in acque ghiacciate (cit. ice-cold water), la possibilità di ipotermia non sopraggiunge per almeno 30 minuti negli adulti !!!
 
Negli stati di ipotermia, troviamo diversi sintomi che si palesano man mano che la temperatura del corpo diminuisce: dal tremore (A 36°), fino ad aritmia cardiaca (a 33°) e alla morte (a 25°).
 
C’è, però, grande variabilità tra la temperatura del proprio corpo e il palesarsi di questi sintomi. Ad esempio, sebbene ad una temperatura di 25°C dovrebbe sopraggiungere la morte, la temperatura più bassa registrata nel corpo di un sopravvissuto ad una immersione in acqua fredda è di ben 13.7°C.
 
C’è ampia variabilità anche nella velocità di abbassamento delle temperature nelle diverse persone. 
 
Ad ogni modo:
  • La conseguenza pratica più significativa dell’ipotermia in acqua è la perdita di coscienza
  • questo impedisce all’individuo di intraprendere l’attività fisica (nuotare, ndr) atta a mantenere
    le vie aeree libere ed evitare l’annegamento.

Ancora una volta, l’annegamento è spesso il pericolo finale !!!

Le raccomandazioni del Metodo Wim Hof

Il Metodo Wim Hof è sicuro per tutti? Vediamo le RACCOMANDAZIONI espresse nel sito stesso del Metodo.

Il Metodo Wim Hof può essere praticato da ogni individuo sano. Quando è praticato nel modo corretto, può contribuire a una vita sana, forte e felice. Poiché le tecniche di respirazione e l’esposizione al freddo possono influenzare la fisiologia del corpo, questo può avere un profondo effetto sulle persone in cattive condizioni di salute o con determinate malattie. Se hai a che fare con una grave condizione medica o psicologica, ti consigliamo di consultare un operatore sanitario prima di tentare una qualsiasi delle tecniche del metodo Wim Hof.

Sconsigliamo di praticare se hai a che fare con uno dei seguenti:

  • Malattia coronarica (ad es. Angina pectoris; Angina stabile)
  • Orticaria da freddo
  • Epilessia
  • Insufficienza renale
  • Sindrome di Raynaud (tipo II)
  • Ipertensione (in caso di prescrizione di farmaci)
  • Una storia di gravi problemi di salute come insufficienza cardiaca o ictus
  • Poco dopo un’operazione
  • Se soffri di emicrania, ti invitiamo a essere cauto nel fare bagni di ghiaccio.

Conclusione

Abbiamo analizzato le parti iniziali di uno studio stupendo sulla tematica del freddo.

Possiamo evincere che molto fa la COMPONENTE MENTALE. È diverso “trovarsi” in acqua fredda perché subiamo un incidente, rispetto ad affrontare il bagno ghiacciato in un ambiente sicuro. Con ambiente sicuro intendo una situazione in cui sia possibile toccare e non ci sia l’esigenza di nuotare per ritrovarsi sulla terra ferma; dove vi siano altre persone in grado di soccorrerci ed un posto in cui sia possibile riscaldarsi dopo essere usciti dal bagno freddo.

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Emilia Romagna | Reggio Emilia | Corso del Metodo Wim Hof

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Domenica 2 Luglio 2023

Lo splendido gruppo al termine del Workshop

Riassunto di una giornata

Perché partecipare ad un Workshop

Per dirla in altre parole …

Perché dovrei curare la respirazione? ma soprattutto … Perché dovrei espormi al freddo

Di seguito, una lista (volutamente sintetica) dei benefici accertati del Metodo Wim Hof:

  • 💥 Boost Metabolico del 300%
  • 🔥 Bruciare Grassi peggio di una fornace
  • 🌊 Spegnare l’infiammazione cronica e acuta
  • 🤩 Produrre una caterva di Ormoni della felicità
  • 🤙 Aumentare le Performance e migliorare il Recupero
  • 😴 Dormire, finalmente, BENE !
  • 🥶 Fare amicizia con il Fʀᴇᴅᴅᴏ una volta per tutte
bagno-ghiacciato-piscina

Quali attività vengono svolte in giornata ?

breathing-with-wim-hof-method
cold-therapy-wim-hof-method
commitment-with-wim-hof-method

Vengono approfonditi, da un punto di vista sia teorico che pratico, i 3 pilastri del metodo Wim Hof:

  • Tecnica di Respirazione Wim Hof: è una tecnica altamente curativa, sia per il benessere fisico che mentale. Ci porta ad una profonda connessione mente-corpo, in uno stato di percezione profonda. D’altro canto, è molto energizzante, adrenalinica e ci fornisce la giusta energia per affrontare gli stress di tutti i giorni
  • Esposizione al Freddo: è il pilastro per cui, ai workshop, si piange due volte. Quando lo si deve affrontare … e quando lo si deve terminare. Il Freddo è un mezzo, un maestro ed un giudice giusto. Ci insegna l’umiltà, la forza. Ci fa capire quanto la nostra mente sia coraggiosa e fin dove, senza l’aiuto di nessuno, noi possiamo spingerci. Tutte informazioni che dimentichiamo nella nostra quotidianità.
    Sono indiscusse le sue proprietà curative, che hanno effetti su mente e corpo e che è possibile approfondire a questo link.
  • Mindset e Commitment: questo è il pilastro “sconosciuto” del metodo, ma anche quello necessario. Senza l’ausilio della nostra mente, non possiamo fronteggiare gli stress della vita, né quelli intensi del freddo.
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Programma della Giornata (ORIENTATIVO)

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Dove si svolgerà il Workshop

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Scienza | Wim Hof | Apnea | L’ipossia estende la Vita

L''ipossia estende la vita e accresce le abilità neurologiche

Vediamo i risultati di questo affascinante studio

L'ipossia

Durante la fase di apnea spinta, che riusciamo a raggiungere quando eseguiamo le respirazioni del Metodo Wim Hof, portiamo il nostro organismo in uno stato di ipossia.

L’ipossia è quello stato in cui ai nostri tessuti non viene consegnato ossigeno. L’ossigeno, per le nostre cellule, è di vitale importanza! Se ne sono private per molto tempo, rischiano la morte!

Dal nostro organismo, quindi, l’ipossia è interpretata come PERICOLOSISSIMA. È causa di stress intenso e di “panico” generalizzato in tutte le cellule che, all’unisono, inizieranno a produrre una proteina di segnalazione detta HIF (Hypoxia Inducible Factor), la quale costringerà l’organismo a reagire.

E come reagirà il nostro corpo? Attraverso degli ADATTAMENTI.

Visto che quello dell’ipossia è uno stato in cui l’organismo non vorrà più trovarsi, il corpo mette in atto queste contromisure per fare in modo che: in futuro l’ossigeno possa essere veicolato meglio ai tessuti!

Quindi avremo la produzione di un numero maggiore di globuli rossi, ovvero i trasportatori dell’ossigeno ed anche la creazione di nuovi vasi sanguigni. In definitiva, il nostro organismo creerà le basi, apnea dopo apnea, per avere un’ossigenazione ottimale di tutti i tessuti del nostro corpo!

Lo Studio

breathing-exercises

C'è un interesse diffuso nell'identificare gli interventi che estendono la durata della vita sana. Per quanto ne sappiamo, questo è il primo studio a dimostrare che la "restrizione dell'ossigeno" può prolungare la durata della vita in un modello di invecchiamento dei mammiferi.

I Presupposti

L’invecchiamento è un importante fattore di rischio per le malattie umane più comuni tra cui il cancro, le malattie cardiovascolari e la neurodegenerazione.

Nell’elenco degli interventi che rallentano l’invecchiamento, la restrizione alimentare si distingue sia per la dimensione dell’effetto che per il numero di specie in cui si è dimostrata efficace. Nonostante sia stato riportato per la prima volta nel 1935, una piena comprensione dei meccanismi terapeutici della restrizione dietetica rimane sfuggente, poiché nessun singolo intervento genetico o farmacologico (o combinazione di tali interventi) è sufficiente per ricapitolare completamente i suoi effetti (ndr, non c’è una pasticchina che riesca a simulare i benefici del digiuno o di stati come la chetosi!).

È stato anche riportato che un altro tipo di restrizione, la “restrizione dell’ossigeno” o l’ipossia continua (a vari livelli a seconda dell’organismo), ritarda la senescenza e l’invecchiamento nei modelli cellulari e animali. L’ipossia ritarda significativamente l’insorgenza della senescenza nelle cellule di mammifero in coltura.

I Risultati

Una domanda naturale è quindi se la restrizione di ossigeno, come la restrizione dietetica, possa essere utile nell'invecchiamento dei mammiferi.

Gli EFFETTI DELL’IPOSSIA prodotti esponendo i topi ad una camera con l’11% di ossigeno:
 
  • Estensione significativa della DURATA DELLA VITA del 50%!!!
  • Miglioramento della funzione motoria
  • Aumento significativo dell’ematocrito 
    • aumento dell’ematocrito significa aumento della conta dei globuli rossi, ovvero dei trasportatori di ossigeno!
  • Riduzione della neuroinfiammazione in alcune patologie neurodegenerative

Conclusione

Sebbene lo studio si riferisce a delle condizioni di ipossia cronica, le dinamiche fisiologiche che si innescano sono le medesime anche negli stati di ipossia breve ed intensa. Risultati, questi, corroborati da altrettanti studi scientifici presenti in letteratura.

Pertanto, indurre degli stati di ipossia tramite l’uso di respirazioni particolari come la respirazione del metodo Wim Hof, potrebbe dare degli effetti INIMMAGINABILI fino ad indurre un allungamento della vita !!!

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Scienza | Wim Hof | Dimagrimento, Energia Sessuale, Ansia

Freddo, Soddisfazione sessuale, Ansia e Composizione Corporea

Vediamo i risultati di questo studio

Il Freddo

Inutile menzionare il fatto che la pratica del freddo abbia radici remotissime.

Sia in Occidente che in Oriente, le varie culture hanno posto al centro delle loro pratiche mediche il freddo e l’esposizione ad esso. Ne parlava Marco Aurelio ne “I colloqui con sé stesso”. Ippocrate, nel secolo IV AC, usava il freddo per motivi di salute ed analgesici, aggiungendo che “l’acqua può curare qualsiasi cosa” (n.b.: l’acqua, non l’aria). Non più tardi della fine del 1800, Kneipp, abate tedesco, scoprì su di lui le meravigliose virtù del freddo: affetto da tubercolosi, decise di curarla da sé, facendo immersioni nelle acque fredde del Danubio e riscaldandosi subito dopo, per evitare gli effetti del raffreddamento sul suo corpo.

Gli orientali non furono da meno, annoverando tra i loro “utilizzatori del freddo” per riscaldarsi, personaggi come Milarepa che, sui monti del Tibet, diede vita ad un metodo complesso di respirazione per sopravvivere e rigenerarsi a temperature rigide come quelle di chi vive ad altitudini di più di 7000 mslm, semi-nudo, all’interno di una caverna.

Oggi, per fortuna, il freddo, nella sua forma più estrema, è stato sdoganato da un certo Wim Hof che, grazie alla sua caparbietà, passando da fenomeno da baraccone a fenomeno paranormale, è riuscito a spingere molte persone a provare questo tipo di pratiche salutistiche.

Ad oggi, una nuova pratica è comparsa sulla scena, millantando proprietà importanti nell’ambito della salute e del benessere: la crioterapia.

Lo Studio

In precedenza, l'esposizione al freddo è stata utilizzata per promuovere la salute umana in molteplici modi, con una pletora di benefici segnalati.

I Presupposti

Lo stato mentale ottimale e la forma fisica sono fattori cruciali che influenzano l’addestramento del personale militare.

Incorporare componenti volti a migliorare lo stato mentale e la composizione fisica dei soldati nei programmi di addestramento può portare a risultati migliori.

In precedenza, l’esposizione al freddo è stata utilizzata per promuovere la salute umana in molteplici modi, con una pletora di benefici segnalati. Pertanto, lo scopo di questo studio era esaminare l’effetto della regolare esposizione al freddo sullo stato psicologico e sulla composizione fisica di giovani soldati sani dell’esercito ceco.

Metodi: Un totale di 49 soldati (uomini e donne) di età compresa tra 19 e 30 anni è stato assegnato in modo casuale a uno dei due gruppi (intervento e controllo). I partecipanti sono stati regolarmente sottoposti a esposizione al freddo per 8 settimane, in ambienti esterni e interni. Il Life Satisfaction Questionnaire e il dispositivo InBody 770 sono stati utilizzati per valutare rispettivamente la soddisfazione della vita e la composizione corporea. La Zung Self-Rating Anxiety Scale è stata utilizzata per valutare l’ansia prodotta dall’esposizione al freddo.

I Risultati

L’esposizione al freddo in periodo invernale ha prodotto:
  • Incremento significativo della soddisfazione sessuale (+6.2%)
  • Incremento significativo della salute percepita (+6.3%)
  • Riduzione della circonferenza addominale (-1.3%)
  • Riduzione del grasso addominale (-5.5%)

L’esposizione al freddo ha DIMINUITO SIGNIFICATIVAMENTE i livelli percepiti di ANSIA ❗️❗️❗️

Il tutto al costo di cosa?
💶 di un risparmio sulla bolletta energetica 😎

Conclusione

L’esposizione all’acqua fredda può essere raccomandata come aggiunta ai normali regimi di addestramento militare.

L’esposizione regolare ha un impatto positivo sullo stato mentale e sulla composizione fisica, che possono contribuire alla maggiore resilienza psicologica. Inoltre, è molto probabile che l’esposizione al freddo come parte dell’addestramento militare riduca l’ansia tra i soldati.

Riferimento: Impact of cold exposure on life satisfaction and physical composition of soldiers 

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Trentino Alto Adige | Bolzano | Corso del Metodo Wim Hof

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Domenica 23 Luglio

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  • Esposizione al Freddo: è il pilastro per cui, ai workshop, si piange due volte. Quando lo si deve affrontare … e quando lo si deve terminare. Il Freddo è un mezzo, un maestro ed un giudice giusto. Ci insegna l’umiltà, la forza. Ci fa capire quanto la nostra mente sia coraggiosa e fin dove, senza l’aiuto di nessuno, noi possiamo spingerci. Tutte informazioni che dimentichiamo nella nostra quotidianità.
    Sono indiscusse le sue proprietà curative, che hanno effetti su mente e corpo e che è possibile approfondire a questo link.
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